Bologna, 10 Ottobre 2021 – Seminario Taijiquan

Dopo circa due anni di stop causa Covid 19 abbiamo ripreso, in presenza, il cammino di studio del Sun Taijiquan, Xing I e Bagua con il nostro insegnante Jan Hernandez. In questi due anni molte cose sono cambiate: le nostre vite, i nostri pensieri, la nostra scuola, le persone, ecc., ma nonostante tutto, la pratica e lo studio sono continuati. Dalle lezioni on-line utili per mettere a fuoco concetti teorici, alla pratica individuale, ognuno nelle proprie case, garage, soffitte, terrazzi…o all’aperto nei giardini, nei parchi, nei campi.

Non sempre tutti i mali vengono per nuocere. Nelle difficoltà si capiscono meglio le persone e di chi ci si può fidare. Allenarsi da soli tempra lo spirito e si mette alla prova la propria passione e resilienza. Avere più tempo per se stessi permette di pensare…di guardare al mondo, ai suoi cambiamenti, con quel po’ di distacco ed equilibrio necessari per non venirne travolti. Se dopo due anni siamo ancora qua con la voglia di ritrovarci e soprattutto di praticare vuol dire che una prova difficile, che ha messo in ginocchio fisicamente e spiritualmente non solo le persone ma il mondo intero, che sarà ricordata nei libi di storia e tramandata ai posteri, è stata superata.

Tutti in questi anni abbiamo perso qualcosa o qualcuno: persone care, amici, lavoro, soldi, equilibrio, ecc. ma alla fine ne stiamo uscendo, ognuno con le proprie ferite come soldati reduci da una dura battaglia. Chi avrà vinto la guerra tra uomini e virus? La storia è piena di queste guerre e battaglie tra il genere umano e i nostri a volte amici, a volte nemici, virus e batteri. Guerre che nei secoli hanno fatto milioni di vittime ….a cui sono seguiti anni di pace e di convivenza…e la storia sarà sempre cosi. Alla fine avrà vinto chi di noi avrà fatto tesoro di questa esperienza ed avrà modificato il proprio stile di vita e messo al servizio dell’umanità, ognuno nel proprio campo, le conquiste ottenute in questa drammatica sfida.

Anche le nostre scuole, che siano di arti marziali e non, così duramente colpite dalla pandemia dovrebbero essere consapevoli di questa responsabilità. Non occorre solo ripartire per riprendere una passione, un hobby che ci fa stare meglio in salute e ci diverte o per qualcuno anche fare soldi. Ma dovremmo far capire, a coloro che vengono a contatto con noi e si iscrivono ai nostri corsi, che lo sport e/o le arti marziali in momenti difficili della vita possono rappresentare un’ancora di salvezza. Che buon senso, equilibrio,rispetto delle regole sono e devono essere alla base di una società civile e qualità di un buon insegnante di qualunque disciplina…soprattutto marziale.

Finalmente si riparte non è perciò solo un grido di speranza… ma la speranza che si possa ripartire con lo spirito giusto!